Foto: Potomac Grupa d.o.o / Croata, Karlo Vukić
Alla scoperta del patrimonio croato: il mondo del lusso nella lavorazione e nella produzione della seta
A volte si entra in un negozio solo perché si vuole dare una sbirciatina. Si viene attratti da una bella vetrina, da una bella insegna oppure è semplicemente arrivato il momento di respirare un po’ di freschezza e vedere cosa viene offerto dopo un faticoso girovagare per le strade luminose di una soleggiata città. Gli spazi, all’interno del negozio, non sono tutti uguali: alcuni sono più comodi, altri meno, ce ne sono di noiosi o di talmente eleganti da mettere quasi in imbarazzo. Ma ci sono anche quelli dove si vorrebbe restare per sempre.
Proprio all’ingresso della magica Zara, all’interno del palazzo storico e culturale Cedulin, si trova il negozio del brand Croata, un marchio di lusso che opera nel campo della moda. Negli interni impeccabili dell’antica residenza appartenente a una nobile famiglia zaratina del XII secolo, il CROATA Museum Concept Store rappresenta il forte legame tra moda, tradizione e patrimonio culturale.
Questo è il nuovo design concettuale con cui sono stati allestiti gli interni del nuovo negozio Croata. È come se si entrasse in una storia magica, in un salotto di una nobile famiglia di cui non si è sicuri se appartenga al tardo classicismo, allo stile impero con accentuati elementi romani o alla fusione di stili caratterizzati da disegni ricchi, toni dorati e mobili di design perfettamente in sintonia con lo spazio in cui sono stati posizionati. Uno spazio che, per quanto suntuoso possa essere, costituisce comunque una cornice discreta per il concetto museale e le sue opere esposte.
E poiché si tratta pur sempre di un museo, è anche l’occasione per ascoltare un racconto presentato in onore della cravatta che simboleggia e promuove i valori della civiltà occidentale come segno di cultura ed eleganza. Il CROATA Museum Concept Store racconta la storia della sua creazione con una serie di narrazioni museali dedicate ai personaggi famosi di Zara. Si tratta di un’interpolazione museale che interessa gli spazi più prettamente commerciali della strutura, un passo innovativo nel retail riconosciuto già nel 2008 a Milano al Forum Europeo dei Musei d’Impresa, a cui hanno partecipato marchi come Ferrari, Ducati, Siemens, Guinness, Sony.
A tutto ciò si aggiunge una meravigliosa rapsodia di colori proveniente da sciarpe di seta, scialli e cravatte. Un assortimento ricchissimo che offre una vasta gamma di accessori e camicie sia da uomo che donna, creando un ambiente che fa sospirare non solo la gente del posto, ma anche i turisti, i quali ogni anno, immancabilmente, si innamorano di questo brand croato e di una delle più belle città della Dalmazia.
Va sottolineato che gli interni di questo nuovo concetto di decorazione, che si allinea ai più grandi marchi conosciuti a livello mondiale, sono stati progettati da un’architetta legata alla Francia. Forse la storia si sta ripetendo anche adesso perché furono proprio i francesi a prendere un elemento dell’uniforme dei soldati croati nel XVII secolo e ad adottare questo nuovo capo di abbigliamento che all’epoca, come si era solito dire, veniva indossato à la Croate (alla croata).
Molte storie e molti versi sono stati dedicati a questa fiera città dalmata in cui, tra le tante cose, l’Ordine dei Benedettini fondò il primo ateneo croato nel 1396, ovvero l’università di filosofia e teologia.
All’interno del negozio uno spazio è dedicato alla figura di Krešimir Ćosić, una leggenda croata e mondiale del basket, nonché uno dei migliori giocatori europei di tutti i tempi. Il famoso cestista e allenatore è entrato a far parte della prestigiosa Basketball Hall of Fame lasciando letteralmente il segno nel continente che viene comunemente considerato da tutti la culla di questo sport.