Foto: Potomac Grupa d.o.o.
Immaginate una terra dove gli alberi fioriscono rigogliosamente, i campi sono punteggiati da dorati fiori selvatici, le montagne toccano le nuvole e il mare cristallino incanta il vostro spirito.
Avete già visitato Dubrovnik? Allora è arrivato il momento di dare una sbirciatina alla parte interna dell’Istria, terra magica per i romani ma terra incognita per gli stranieri. Che ne dite di un tour dei vigneti istriani, o di andare a fare un giro sulla penisola di Pelješac o ancora, perché no, di andare a vistare la magica Vis (Lissa) ancora incontaminata dal turismo? Siete già stati a Brač (Brazza) e sulle altre isole? Bene, non vi resta che godervi lo spettacolo offerto da montagne incontaminate dove orsi e grifoni si abbandonano a indisturbate peregrinazioni. E poi c’è la Croazia continentale, colorata come in una fiaba dell’Europa orientale.
In una terra nata sull’eredità lasciata da Romani, Veneziani e Asburgo, sono moltissime le tracce del passato che invitano a intraprendervi un viaggio.
Innamoratevi della Croazia. Innamoratevi delle sue 1180 isole.
Il suo ricco patrimonio culturale comprende città antiche e storiche in stile europeo come la capitale Zagreb (Zagabria), quelle dall’inestimabile bellezza come Rovinj (Rovigno) adagiata sul mare, e città medievali come Trogir (Traù) e Hvar (Lesina). E non dobbiamo dimenticare Split (Spalato) con il suo bellissimo Palazzo di Diocleziano, patrimonio universale dell’UNESCO.
Qui troverai anche montagne incontaminate dove orsi e grifoni si abbandonano a indisturbate peregrinazioni. E poi c’è la Croazia continentale, colorata come in una fiaba dell’Europa orientale.
Tuttavia, sono poche le città e ancor meno i luoghi che possono essere paragonati all’armonia di Dubrovnik (Ragusa). Dubrovnik è una città croata, situata in un’enclave nella parte meridionale del paese, ricca di architettura medievale e rinascimentale.
Ultimo, ma non per questo meno importante, è che anche gli amanti della natura avranno di che essere soddisfatti. Molti, infatti, sono i parchi e le montagne selvagge dove è possibile gioire alla vista di formazioni geologiche quali, ad esempio, il Parco Nazionale di Paklenica. Altre vere e proprie meraviglie della natura che vanno assolutamente visitate sono il Parco Nazionale di Plitvice (tutelato dall’UNESCO) con 16 laghi e splendide cascate e il Parco Nazionale di Krka.
Sembra davvero allettante, non è vero? E cosa direste se scopriste che questo paese nasconde anche un altro elemento che potremmo definire interessante da una parte, ma scioccante dall’altra? Qual è questa cosa? Semplice: il fatto è che questo paese tiene il mondo intero per il collo!
Sembra tremendo, ma è così!
Come molto probabilmente già sapete, questa è la terra che ha dato i natali alla cravatta. La leggenda narra che donne e ragazze erano solite legare una sciarpa intorno al collo dei ragazzi e dei mariti con una duplice funzione: da una parte, in questo modo, non si potevano scordare di loro, e dall’altra, serviva a infondere forza e coraggio ai propri uomini nelle tante e invise guerre alle quali erano costretti a prendere parte.
Facciamo un salto nel passato…
Correva l’anno 1630.
In Europa imperversava la Guerra dei Trent’anni e la cavalleria leggera croata, nota per il suo eccezionale coraggio, fu reclutata dalla Guardia Reale Francese. Oltre all’abilità militare e al coraggio, la cavalleria croata si distingueva, tra l’altro, anche per un altro dettaglio originale: tutti i membri che ne facevano parte indossavano delle sciarpe legate al collo. Un dettaglio, questo, che non sfuggì all’occhio dei sofisticati parigini. A quel tempo, infatti, i soldati erano soliti indossare colletti di pizzo rigido, ragion per cui, ancora oggi, non risulta affatto strano che le sciarpe croate, semplici, traspiranti ed elegantemente legate con un nodo, siano state accettate alla corte del re Luigi XIII.
Sì, avete indovinato: si tratta proprio della prima cravatta.
Innamoratevi della Croazia. Innamoratevi delle sue 1180 isole.
Il suo ricco patrimonio culturale comprende città antiche e storiche in stile europeo come la capitale Zagreb (Zagabria), quelle dall’inestimabile bellezza come Rovinj (Rovigno) adagiata sul mare, e città medievali come Trogir (Traù) e Hvar (Lesina). E non dobbiamo dimenticare Split (Spalato) con il suo bellissimo Palazzo di Diocleziano, patrimonio universale dell’UNESCO.
Qui troverai anche montagne incontaminate dove orsi e grifoni si abbandonano a indisturbate peregrinazioni. E poi c’è la Croazia continentale, colorata come in una fiaba dell’Europa orientale.
Tuttavia, sono poche le città e ancor meno i luoghi che possono essere paragonati all’armonia di Dubrovnik (Ragusa). Dubrovnik è una città croata, situata in un’enclave nella parte meridionale del paese, ricca di architettura medievale e rinascimentale.
Ultimo, ma non per questo meno importante, è che anche gli amanti della natura avranno di che essere soddisfatti. Molti, infatti, sono i parchi e le montagne selvagge dove è possibile gioire alla vista di formazioni geologiche quali, ad esempio, il Parco Nazionale di Paklenica. Altre vere e proprie meraviglie della natura che vanno assolutamente visitate sono il Parco Nazionale di Plitvice (tutelato dall’UNESCO) con 16 laghi e splendide cascate e il Parco Nazionale di Krka.
Sembra davvero allettante, non è vero? E cosa direste se scopriste che questo paese nasconde anche un altro elemento che potremmo definire interessante da una parte, ma scioccante dall’altra? Qual è questa cosa? Semplice: il fatto è che questo paese tiene il mondo intero per il collo!
Sembra tremendo, ma è così!
Come molto probabilmente già sapete, questa è la terra che ha dato i natali alla cravatta. La leggenda narra che donne e ragazze erano solite legare una sciarpa intorno al collo dei ragazzi e dei mariti con una duplice funzione: da una parte, in questo modo, non si potevano scordare di loro, e dall’altra, serviva a infondere forza e coraggio ai propri uomini nelle tante e invise guerre alle quali erano costretti a prendere parte.
Facciamo un salto nel passato…
Correva l’anno 1630.
In Europa imperversava la Guerra dei Trent’anni e la cavalleria leggera croata, nota per il suo eccezionale coraggio, fu reclutata dalla Guardia Reale Francese. Oltre all’abilità militare e al coraggio, la cavalleria croata si distingueva, tra l’altro, anche per un altro dettaglio originale: tutti i membri che ne facevano parte indossavano delle sciarpe legate al collo. Un dettaglio, questo, che non sfuggì all’occhio dei sofisticati parigini. A quel tempo, infatti, i soldati erano soliti indossare colletti di pizzo rigido, ragion per cui, ancora oggi, non risulta affatto strano che le sciarpe croate, semplici, traspiranti ed elegantemente legate con un nodo, siano state accettate alla corte del re Luigi XIII.
Sì, avete indovinato: si tratta proprio della prima cravatta.