Foto: Rolex
Con le sue ultime creazioni, Rolex prosegue la propria ricerca perpetua dell’eccellenza. Questa sfida permanente si esprime attraverso il perfezionamento di ogni elemento, gli interrogativi che accompagnano qualsiasi conquista e la padronanza di ogni know-how. I modelli presentati sono la testimonianza della volontà di Rolex di reinventarsi nella continuità, di innovare nello spirito della tradizione e di mettere la tecnica al servizio dell’audacia creativa. Solo al costo di tali sforzi, alimentati dai criteri “superlativi” che ogni fase della creazione deve soddisfare, fin nei minimi dettagli, i segnatempo del Marchio possono nascere e durare nel tempo fino a diventare delle icone.
OYSTER PERPETUAL COSMOGRAPH DAYTONA
Un’icona che vince la sfida del tempo
Il successo del Cosmograph Daytona, l’orologio iconico per eccellenza, ha superato i confini dei circuiti automobilistici grazie alla sua estetica emblematica e alle sue prestazioni tecniche. In occasione dei sessant’anni del modello, Rolex perpetua il mito del suo cronografo rivisitando l’insieme della gamma. Un lavoro di alta precisione che riguarda tanto la cassa quanto il movimento. Il Cosmograph Daytona esibisce oggi un look sempre più armonioso e moderno con un quadrante che evidenzia un nuovo equilibrio grafico. Il design rivisitato della cassa crea linee di luce fluide ed eleganti sulle anse e sui fianchi della carrure. Nelle declinazioni dotate di lunetta Cerachrom il bordo di quest’ultima è realizzato nello stesso metallo della carrure. Il nuovo movimento 4131 integra lo scappamento Chronergy, il dispositivo antiurto Paraflex e una nuova massa oscillante con cuscinetto a sfere ottimizzato. L’estetica del calibro, con la decorazione a Côtes de Genève Rolex e la massa oscillante traforata, è inedita per Rolex. Nella versione in platino 950, quest’ultima è in oro giallo 18 ct ed è immediatamente visibile attraverso il fondello trasparente, una caratteristica mai adottata prima nella collezione Oyster Perpetual. Il Cosmograph Daytona, attraverso tutte le sue evoluzioni e i suoi cambiamenti, ci ricorda che il perseguimento dell’eccellenza è un cammino che non conosce fine.
PERPETUAL 1908
Il nuovo volto dell’eccellenza
Il 1908, elegante, classico e marcatamente contemporaneo, è un ulteriore esempio dell’audacia che da sempre contraddistingue Rolex. Nel progettarlo, il Marchio ha fatto ricorso a tutti i know-how di cui ha la padronanza internamente, applicando l’instancabile ricerca dell’eccellenza che persegue sin dalle sue origini. Questo modello interamente nuovo s’ispira a uno dei primi orologi con rotore Perpetual di Rolex e inaugura la collezione Perpetual che rivisita la tradizione dell’orologeria vista attraverso la lente di Rolex e il suo spirito pionieristico. Il nome “1908” è un riferimento all’anno del deposito ufficiale del marchio in Svizzera. La forma delle lancette, gli indici sfaccettati e la lunetta bombata e finemente zigrinata fanno parte del patrimonio orologiero di Rolex e creano un armonioso gioco di scintillii e riflessi, di luci e ombre, che conferisce al 1908 tutta la sua singolarità e la sua raffinatezza. Disponibile in oro giallo o in oro bianco 18 ct, con quadrante bianco intenso o nero intenso, questo nuovo orologio si distingue per la sua cassa sottile. Il fondello trasparente apre nuove prospettive estetiche e svela un movimento dalla decorazione inedita. Il 1908, certificato Cronometro Superlativo, è la quintessenza di tutto il know-how di Rolex in materia di tecnica e di design. Il suo calibro 7140, con piccoli secondi, è un mix di prestazioni ed eleganza. Oltre alle innovazioni che hanno condotto al deposito di cinque domande di brevetto, questo movimento, appositamente progettato e realizzato per questo modello, esibisce una decorazione a Côtes de Genève Rolex e una massa oscillante traforata in oro giallo 18 ct. Il segnatempo, infine, è completato da un cinturino in pelle di alligatore con fodera verde e fermaglio inedito: il Dualclasp. Il 1908 raccoglie la sfida della tradizione orologiera per meglio sublimarla, rivendicando il proprio classicismo tanto quanto la sua modernità. E così facendo apre una nuova strada.