Foto: Archives Old Pilot’s Gin
L’ARTE IN BOTTIGLIA
Old Pilot’s Gin è la storia di Hrvoje Bušić e Tomislav Anadolac, due piloti che con ingredienti croati hanno realizzato il Gin migliore del mondo
Il garage come luogo deputato alla creatività e alla realizzazione di qualcosa di nuovo, originale e allo stesso tempo di successo, non costituisce un fatto sconosciuto a molti giganti dell’industria di oggi. Amazon, Google, Apple, Disney, Microsoft, Ferrari sono solo alcune delle grandi corporazioni conosciute a livello mondiale i cui fondatori hanno dato inizio alle loro attività in piccole stanzette a dir poco modeste e che hanno poi raggiunto la vetta del mondo. Lo stesso è accaduto nel quartiere Zagabrese di Rudeš, dove esiste un piccolo garage in cui due anni fa’ è niziata una bella storia chiamata Old Pilot’s Gin e che è riuscita ugualmente a raggiungere la vetta del mondo. Di che cosa si tratta? Del Gin migliore del mondo, vincitore di due Oscar: il primo vinto alla San Francisco Spirits Competition e il secondo alla International Wine and Spirits Competition di Londra che rappresentano alcuni dei concorsi più importanti al mondo.
A fondare la piccola distilleria che porta il nome di “Spirito in bottiglia” sono stati due ex piloti militari: Hrvoje Bušić e Tomislav Anadolac, conosciutisi una ventina di anni fa’ all’accademia per piloti militari di Zara. La distilleria e l’Old Pilot’s Gin rappresentano in qualche modo il coronamento di questa loro lunga amicizia imbevuta di quella giusta dose di curiosità e edonismo che ruotano intorno a questa bevanda. In un ambiente caldo alla periferia di Zagabria, in quel mix tra distilleria e show room, dominano i due grandi amori di Tomislav e Hrvoje: le bottiglie delle più svariate bevande raccolte in giro per il mondo e i poster dedicati agli aerei e agli eroi che hanno fatto la storia dell’aviazione.
Dove nasce l’idea di diventare distillatori “da garage?”
«La vocazione da pilota e i tanti viaggi fanno di un uomo un cittadino del mondo che ha a disposizione la possibilità di provare tante cose diverse, in modo particolare bourbon, whisky e gin. L’idea è nata da quella mente geniale di Hervoje. Infatti, essendo lui ancora un pilota a tutti gli effetti, “costretto” a passare tanto tempo in aereo, aveva bisogno di una qualche forma di “ventola di svago”. Ecco, quindi, che ha cominciato a pensare a come poter muovere i primi passi nella produzione di distillati o, per meglio dire, è stato quello il momento in cui ha cominciato a cucinare qualcosa in cucina, contagiando alla fine anche me con quell’idea di produrre un super alcolico tutto nostro. Il desiderio, in realtà, era quello di fare del whisky o del bourbon, ma per questo tipo di bevanda occorre molto tempo in quanto devono riposare nelle botti prima che siano pronte per essere immesse sul mercato. Ecco quindi che la scelta è ricaduta sul gin. Ma non uno qualsiasi, bensì un gin fatto esclusivamente con ingredienti croati. Abbiamo iniziato a produrlo per passione, perché ci piace molto e perchè è proprio la bevanda che ci va di bere in compagnia dei nostri amici quando ci ritroviamo tutti insieme. A tal fine abbiamo passato più di due anni a studiare e a formarci sul gin e solo in un secondo momento Hrvoje si è recato nella madrepatria del gin, l’Olanda, dove ha seguito dei corsi di formazione per diventare distillatore professionista. Di lì a poco abbiano iniziato con una nostra ricetta. Penso che all’inizio abbiamo preparato una cinquantina di varianti e ci sentivamo un po’ come Walter White di Breaking Bad, ma credo che sia inevitabile prima che si arrivi ad essere soddisfatti di quello che si è prodotto. Ci piacciono le sfide, e questa per noi era come volare nell’ignoto. Volendo fare un paragone con la tecnologia aeronautica, possiamo dire che si è trattato di una versione tutta nostra del volo di Charles Lindbergh. Anche se, adesso che la storia ha avuto successo, ci stiamo godendo il volo».