I nuovi canali forniscono un’ulteriore ottimizzazione alla maggior parte delle campagne multimediali.
Uno di questi sono gli schermi digitali chiamati Fitness TV, nonché le reti di schermi digitali disponibili negli edifici commerciali e nei porti turistici.
Già nel 1919. John Wanamaker, un americano pioniere del concetto di un grande magazzino, e con esso dell’idea di marketing, affermava: “So che metà dei soldi che spendo in pubblicità sono sprecati… non so quale metà.” Questa affermazione fu poi utilizzata da una persona a noi più conosciuta, David Ogilvy, nel 1963, ponendoci la domanda: siamo ora – 100 anni dopo – più sicuri su cosa funziona e cosa no?
Con il rapido sviluppo dei canali digitali ci si presentano possibilità molto maggiori, ma a ciò si accompagna una crescita esponenziale della frammentazione dei canali mediatici. Il panorama dei media è cambiato più negli ultimi 5 anni che negli ultimi cento anni messi insieme. Tanto che ci sono gruppi di consumatori diventati immuni ai canali dei mass media. Hanno dato loro addirittura il nome di “irraggiungibili”.
Come raggiungere l’irraggiungibile, il gruppo target con i redditi più alti?
In teoria è semplice, ma in pratica non è così. L’approccio migliore è ottimizzare il media mix. Nella maggior parte dei casi, il marketing tradizionale genera consapevolezza, ma la conversione dalla consapevolezza all’acquisto (percorso verso l’acquisto) dipende dall’essere sui canali giusti al momento giusto…